Le Research Collections della British School at Rome (BSR) comprendono numerosi materiali, tra i quali spicca un ricco e articolato complesso di documenti e fondi archivistici di varia natura, caratterizzato da documentazione storico-amministrativa, collezioni fotografiche, fonti archeologiche e archivi privati. Essi riflettono la vocazione multidisciplinare e interdisciplinare dell’istituto e sono quindi di grande interesse per gli studiosi in vari ambiti di ricerca, dalle scienze umanistiche e sociali alle arti visive e all’architettura. Grazie alla loro peculiarità e unicità arrivano ad attrarre anche un pubblico meno specializzato.
I fondi fotografici sono ragguardevoli per contenuti e per forma e si compongono di calotipi, negativi su vetro e pellicola alla gelatina-sali d’argento, albumine, carte salate, aristotipi, cianotipie, platinotipie e stampe a sviluppo alla gelatina-sali d’argento. La gran parte delle collezioni rispecchia l’orientamento degli studi e delle attività svolte dalla BSR fin dalla sua origine e sono state acquistate o acquisite attraverso lasciti e donazioni. Altre collezioni, di genesi più istituzionale, si sono formate nei primi anni di vita dell’istituto sia per soddisfare le esigenze di ricercatori e studiosi essendo le fotografie essenzialmente considerate come oggetti ausiliari per la ricerca – sia per testimoniare i lavori eseguiti dai borsisti delle Fine Arts durante la loro permanenza a Roma.
Alcune delle raccolte più significative sono giunte attraverso Thomas Ashby (1874-1931), primo studente e terzo direttore. Archeologo e topografo, studioso eclettico e collezionista di stampe e libri antichi, ha prodotto una considerevole documentazione fotografica che spazia dall’interesse per i siti archeologici al paesaggio, agli aspetti antropologici e alle tradizioni popolari italiane. Grazie al reciproco scambio di fotografie in uso presso la comunità accademica del primo Novecento, altre raccolte fotografiche sono giunte alla BSR, come quella del Reverendo Peter Paul Mackey (1851-1935) e delle sorelle Agnes (?-1940) e Dora (1864-1948) Bulwer. Nel 1920 il lascito della collezione di fotografie, negativi e diapositive in vetro appartenuta a John William Cruickshank (1842-1918) arricchisce ulteriormente i fondi dell’Archivio, dotandolo di una significativa selezione di immagini sull’arte e sull’architettura medievale e rinascimentale europea.
Nel 1925 i portfolio fotografici di John-Henry Parker (1806-1884), appartenuti alla British and American Archaeological Society (BAAS), vengono spostati temporaneamente presso la BSR, alla cui custodia permanente saranno affidati nell’anno successivo. Nello stesso periodo Eugénie Sellers Strong (1860-1943), lasciato l’incarico di Bibliotecaria e assistente del direttore, dona la sua raccolta di fotografie d’arte e scultura antica di importanti autori, tra i quali Alinari, Anderson, Brogi e Tuminello.
Altro importante contributo all’accrescimento dei fondi fotografici è rappresentato dalla collezione di John Bryan Ward-Perkins (1912-81), direttore dal 1945 al 1974. Questa si compone di circa 30.000 negativi e altrettante stampe riguardanti i suoi lavori di ricognizione e scavo nell’Etruria meridionale, in Libia e nelle diverse aree del Mediterraneo. Insieme a questa ragguardevole raccolta, la BSR ha ereditato anche la straordinaria collezione di fotografie dei danni di guerra che documenta lo stato dei monumenti e delle opere d’arte alla fine del secondo conflitto mondiale, poichè John-Bryan Ward-Perkins aveva assunto nel 1944 l’incarico di Vice-Direttore della Sottocommissione per l’Italia della Monuments, Fine Arts and Archives Section (MFA&A) delle forze alleate.
Consistenza dei fondi
L’Archivio custodisce più di 20 fondi e collezioni fotografiche per un totale di oltre 100.000 documenti tra negativi e positivi.
Accessibilità e fruibilità dell’Archivio
L’Archivio è aperto alla consultazione, previo appuntamento con l’archivista, dal lunedì al venerdì, 9.00–13.00, 14.00-17.00.