Il 1893 viene spesso indicato come l’anno in cui iniziarono a essere commercializzate e a circolare le prime cartoline illustrate con foto e/o disegni di luoghi, monumenti, paesaggi naturali, paesaggi urbani. La cartolina ha assunto un valore sempre maggiore come fonte storica indiretta anche per il suo forte carattere di rappresentatività, dal momento che ritrae/rappresenta luoghi o elementi che rendono un territorio immediatamente riconoscibile agli occhi delle persone e consente di ricostruire in che modo una città si racconta e viene raccontata. Il Colosseo, i Fori Imperiali, la Basilica di San Pietro, il Campidoglio, per esempio, sono alcuni dei luoghi maggiormente rappresentati nelle cartoline di Roma. Sono quasi totalmente assenti, invece, i luoghi della periferia urbana che non possono essere ricondotti a monumenti e piazze centrali. La cartolina, però, tende a semplificare (fino alla banalizzazione?) la visione di una città complessa ed eterogenea, depurando i luoghi dal negativo ed evidenziando sono i caratteri più belli e tipici di un certo paesaggio: quei caratteri che meritano di essere osservati e visitati.
Attraverso la consultazione delle cartoline, archiviate nella Società Geografica Italiana, è stato possibile osservare in che modo la città di Roma si è raccontata nel corso dei secoli: quali luoghi sono stati eretti a simboli della romanità? E quali altri sono stati invece dimenticati? Quanti di questi simboli si sono tramandati fino ai nostri giorni e quanti non sono più considerati?
Il primo fondo consultato è stato quello del collezionista Mario Liberi, donato alla Società Geografica Italiana nel 2013 dai tre figli. Liperi ha suddiviso le quasi 100.000 cartoline collezionate per luoghi e per temi e ha dedicato un’intera raccolta alla città di Roma e un’altra alla Provincia della capitale.
Il secondo fondo consultato è stato quello del geografo Mario Fondi che, oltre alle cartoline, include numerosi fototipi, diapositive, guide turistiche e carte geografiche. Dal momento che le cartoline su Roma si trovano all’interno delle raccolte dedicate alla Regione Lazio e non sono separate e tematizzate, la ricerca e la catalogazione del materiale su Roma ha richiesto molto tempo.
Giulia Oddi